domenica 7 aprile 2013

Chi è Antonino Cannavacciuolo, lo chef di Cucine da Incubo Italia?

Torino-Milano direzione Hotel Villa Crespi. Prenotazione ore 13.00. Come saranno i piatti dello Chef Cannavacciuolo lo sapremo fra qualche ora!! Ma per arrivare preparati al tavolo scopriamo qualcosa di più su di Lui.
Dopo Carlo Cracco e Bruno Barbieri si affaccia nell’empireo degli chef tv un altro nome dell’alta gastronomia italiana: si tratta di Antonino Cannavacciuolo, scelto da Fox ed Endemol per la versione italiana di Cucine da Incubo che andrà in onda su FoxLife nella primavera 2013. A lui l’arduo compito di ‘prendere’ il posto di Gordon Ramsay. E’ il caso di saperne qualcosa in più di lui: diciamo che il nome non tradisce, le sue origini sono campane, ma ora è a capo di un resort sul Lago d’Orta. Le vie dei fornelli sono infinite.

Antonino Cannavacciuolo nasce a Vico Equense (NA) nel 1975 e porta con sé la sua terra non solo nel nome ma nell’uso della mozzarella di bufala e della pasta di Gragnano, due capisaldi riconosciuti della sua cucina. Determinazione e passione sono forse due delle parole con le quali si può sintetizzare la sua carriera, passata dalla gavetta ‘locale’ a stage di tutto rispetto che nel 2000 lo hanno visto in Francia all’Auberge de l’Ille, 3 stelle Michelin a Illerhausen e al Buerehiesel, altro 3 stelle Michelin che ha segnato la sua formazione.
Ora di stelle ne ha due per il suo Ristorante Hotel Villa Crespi ad Orta San Giulio, di cui è patron con la moglie piemontese: e il mix tra ‘regno borbonico e sabaudo’ sembra una delle cifre della cucina di Cannavacciuolo, ora pronto a portare il suo stile nelle cucine ’sgrarrupate’ d’Italia.
Ascolta consigli, accetta le critiche e non lascia nulla al caso, la cosa più importante per lui è che il messaggio dei suoi piatti venga compreso. Le presentazioni delle sue creazioni, sono il suo modo di comunicare quello che sente, la sua interiorità, la sua arte.
Chi con una canzone, chi con una poesia, chi con film…lo Chef Antonino Cannavacciuolo è un artista che coinvolge gli spettatori con i colori, gli accostamenti ed i sapori, si legge sempre nella sua presentazione. Beh, vedremo come riuscirà a comunicare in tv.

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